Approfondimento sulle pietre preziose

Diamante

Gli esperti gemmologi di Artlinea, dopo un’attenta ricerca e valutazione di ogni pietra, scelgono con estrema cura i migliori diamanti, che si contraddistinguono per il loro insuperabile valore ed elevata qualità che dal 1983 costituisce la mission aziendale. Minuziosi criteri di selezione consentono di scegliere solo diamanti in linea con gli elevati standard qualitativi del brand.

Per rafforzare ulteriormente la garanzia di qualità, ogni gioiello Artlinea è fornito di un certificato che garantisce che quest’ultimo è realizzato interamente in Italia oltre ad identificare e certificare la qualità e le caratteristiche delle pietre e dei migliori materiali impiegati.

La parola diamante ha origine da due termini greci: “adamas” (indomabile) e “diaphanes” (trasparente). Il suo uso risale al 1000 D.C. in India, quando la pietra cominciò ad essere tagliata e se ne poté apprezzare la bellezza grazie alla luce riflessa dalle sfaccettature. Nel tempo il diamante montato su anello, grazie all’inalterabilità della pietra, assunse un significato di fedeltà matrimoniale e di eternità del legame amoroso.

Un diamante si giudica attraverso quattro diverse caratteristiche che si combinano in molti modi determinando il valore della gemma. Sono dette le 4C:

  • Carat (peso)
  • Clarity (purezza)
  • Cut (taglio)
  • Colour (colore)
diamante
diamante taglio 300

Il taglio

Il taglio del diamante influenza profondamente lo scintillio ed il fuoco, perciò è l’abilità del tagliatore che rivela la bellezza della gemma. Il taglio è ciò che permette al diamante di sprigionare la massima quantità di luce.

 

Nonostante ne esistano svariate tipologie, quello Brillante con 57 faccette ideato da Marcel Tolkovsky nel 1919 viene considerato ancora come il migliore per ottenere il fenomeno della riflessione totale della luce.

Peso in carati

Il peso dei diamanti, come quello di altre gemme, si esprime in carati. La parola ha origine dall’antichità quando si usavano i semi del carrubo, dal peso sorprendentemente regolare, per pesare le gemme. Nel 1914 venne unificato il sistema e il carato fu standardizzato come unità di peso corrispondente a 0,20 grammi ovvero un quinto di grammo. Un carato è diviso in cento punti.

peso in carati diamante carati 0,05 Ø 2,5 mm
peso in carati diamante carati 0,10 Ø 3,0 mm
peso in carati diamante carati 0,20 Ø 3,8 mm
peso in carati diamante carati 0,25 Ø 4,1 mm
peso in carati diamante carati 0,35 Ø 4,5 mm
peso in carati diamante carati 0,40 Ø 4,8 mm
peso in carati diamante carati 0,50 Ø 5,2 mm
peso in carati diamante carati 0,90 Ø 6,3 mm
peso in carati diamante carati 1,00 Ø 6,5 mm
peso in carati diamante carati 1,25 Ø 6,9 mm
peso in carati diamante carati 1,50 Ø 7,4 mm
peso in carati diamante carati 1,75 Ø 7,8 mm
peso in carati diamante carati 2,00 Ø 8,2 mm
peso in carati diamante carati 2,50 Ø 8,8 mm
peso in carati diamante carati 3,00 Ø 9,4 mm

Colore

Il colore di un diamante è forse la sua caratteristica più apprezzabile anche ad occhio nudo. In linea generale più il diamante è bianco e più la luce riesce ad attraversare la pietra con facilità riflettendosi verso l’osservatore. Il colore di un diamante incide notevolmente sul valore di ogni singola pietra concorrendo in modo significativo alla formazione del prezzo.

I diamanti classificati secondo la scala GIA come “Incolore” (D-E-F) sono eccezionalmente rari e difficilmente distinguibili senza un paragone diretto con quelli delle fasce successive (G-H)

scala colori diamanti

Purezza

Quasi tutti i diamanti contengono minute tracce di carbonio non cristallizzato, l’elemento dal quale sono stati originati. Molte non sono discernibili ad occhio nudo e hanno bisogno di essere ingrandite per diventare visibili. Sono chiamate inclusioni e sono le impronte digitali naturali che fanno di ogni diamante un pezzo unico.
 
Le pietre di purezza superiore al VS1 sono molto rare e di grandissimo valore
scala purezza diamanti

Pietre colorate

Le gemme Artlinea sono selezionate con estrema cura e attenzione in base a criteri di eccellenza e qualità per creare gioielli con gemme colorate ( rubino, zaffiro, smeraldo, acquamarina e tsavorite) perfetti nella loro unicità. Rigorosamente Made in Italy, Artlinea utilizza soltanto quelle materie prime, quali le pietre naturali, di elevata qualità che si contraddistinguono inoltre per la precisione e perfezione della manifattura al fine di garantire il miglio risultato.

 

Per rafforzare ulteriormente la garanzia di qualità, ogni gioiello Artlinea è fornito di un certificato che garantisce che quest’ultimo è realizzato interamente in Italia oltre ad identificare e certificare la qualità e le caratteristiche delle pietre e dei migliori materiali impiegati.

Rubino

Da migliaia di anni il rubino, simbolo di passione, è considerato una delle gemme più preziose, grazie allo splendido colore ed all’eccellente durezza.

 

Varietà del corindone, possiede tonalità di colore rosso,da molto intense a sbiadite dovute alla presenza di ossido di cromo. Il nome deriva dal latino “rubeus”, ma la definizione più comune è “sangue di piccione”, originata pare dall’usanza di un marajà che soleva chiedere ai mercanti di esporre le loro pietre su una tovaglia bianca sulla quale faceva cadere alcune gocce di sangue di piccione: in questo modo poteva scegliere il colore più simile.

 

Dopo il diamante il rubino, al pari dello zaffiro, è la pietra più dura e le frequenti inclusioni non ne diminuiscono il valore ma anzi gli conferiscono una paternità naturale.

rubino
smeraldo

Smeraldo

Lo smeraldo è la varietà più pregiata della famiglia dei berilli, alla quale appartiene anche l’acqua marina. Il suo nome deriva dal greco “smaragdos” e significa pietra verde. L’uso degli smeraldi fu molto frequente, soprattutto da parte di regnanti e autorità religiose che vedevano in questa pietra il simbolo dell’eternità.

 

Lo smeraldo presenta spesso delle inclusioni che, se non troppo grandi, non diminuiscono il valore della pietra, ma anzi la caratterizzano in maniera unica a garanzia dell’origine naturale.

 

Il taglio di queste gemme rappresenta sempre una nuova sfida anche per i tagliatori più esperti: l’alto valore del cristallo grezzo e, soprattutto, le frequenti inclusioni ne rendono difficoltoso il taglio e l’incastonatura.

Zaffiro

Lo zaffiro, come il rubino, appartiene alla varietà del corindone e il suo nome deriva dal greco “sappheiros”. Pur mantenendo lo stesso valore, oltre al classico tono dall’azzurro al blu esistono zaffiri di vari colori (rosa, arancio, giallo, verde, violetto, definiti di colore “Fancy”).

 

Per i caratteri di eccezionale durezza e stabilità, lo zaffiro simboleggia la lealtà e la fiducia, mentre allo stesso tempo esprime amore e desiderio.

 

Anche per lo zaffiro il taglio rappresenta una fase di fondamentale importanza, poiché presenta diverse colorazioni a seconda della prospettiva. Per questa ragione, dunque, il tagliatore deve allineare l’orientamento della pietra in modo tale da poter ottenere il miglior colore possibile. Come per altre gemme il valore dipende da dimensione, colore e trasparenza.

zaffiro
acquamarina

Acquamarina

Questa splendida gemma appartiene alla famiglia dei berilli come lo smeraldo, ma rispetto a questo presenta una maggiore uniformità di colore. L’Acquamarina è solitamente quasi priva di inclusioni e possiede una buona durezza ed una brillantezza mozzafiato.

 

Può assumere molti colori, spaziando dal celeste chiaro al blu intenso del mare: il suo azzurro suscita sentimenti di simpatia, fiducia, armonia ed amicizia.

 

Il suo nome deriva dal termine latino “aqua” che significa acqua e mare: secondo la leggenda essa trae la sua origine dal tesoro delle leggendarie sirene; per anni è stata considerata la pietra portafortuna dei marinai.

Perle

I gioielli con perle Artlinea: elevata e certificata qualità, unicità e simboli di armonia oltre che di sensualità.

Le perle Artlinea offrono un affascinante assortimento in grado di soddisfare il gusto di ogni donna sia per la varietà e provenienza, sia per la sapiente manifattura delle mani esperte degli orafi nella creazione di gioielli con perle di indefinibile qualità e luminosità.

Due sono le denominazioni che identificano le varietà di perle che Artlinea seleziona per le sue creazioni più pregiate: le perle Akoya e le perle Thaiti. Le perle giapponesi Akoya sono le più conosciute, le più diffuse e tra le più belle al mondo per la loro luminosità, risultato di un’iridescenza naturale.

Le perle di Thaiti nascono negli arcipelaghi polinesiani e sono note per il fascino dovuto alla loro colorazione che varia dal grigio chiaro al nero più intenso, con sfumature dai toni bruni, blu o verdi.

Indossare le perle Artlinea significa portare con sé quella magia e quel fascino tipico del mare; per il loro pregio e la loro lucentezza, queste pietre preziose organiche si adattano per ogni occasione.

Perfette esteticamente e stilisticamente, da secoli hanno il potere di donare un fascino intatto e suggestivo; pertanto le perle Artlinea costituiscono un regalo elegante e di classe, dedicato alle donne che amano lo stile classico, intramontabile.

Nel passato le perle erano considerate importanti strumenti finanziari, vista l’estrema rarità in natura della formazione sferica e dell’uniformità delle dimensioni: queste caratteristiche attribuivano agli esemplari più rari un elevatissimo valore.

La tecnica di coltivazione sviluppata ad inizio secolo ha permesso di ottenere perle identiche a quelle di formazione spontanea: con l’ausilio dell’intervento umano viene inserita una piccola sfera di madreperla all’interno delle valve, dando così il via alla nascita di una nuova perla.

Sono valutate in base alle caratteristiche riassumibili nelle 4 S:

  • Size (dimensione)
  • Shape (forma regolare)
  • Shade (colore)
  • Skin (superficie)
perla 1
morganite 1

Morganite

La morganite è stata scoperta nel 1911 in Madagascar e inizialmente fu chiamata “berillo rosa”, finchè non fu ribattezzata “morganite” dal gemmologo George Frederick Kunz che le attribuì questo nome in onore del suo benefattore, il banchiere e filantropo newyorkese John Pierpont Morgan.

 

 

Appartenente alla stessa famiglia dell’acquamarina e dello smeraldo, la morganite è un berillo traslucido e trasparente, colorato da tracce di manganese che producono i deliziosi toni rosa, magnolia e pesca.

 

L’estrazione della morganite avviene in Afghanistan, Brasile e Madagascar.

Citrino

Il quarzo Citrino è una varietà di quarzo, ed è abbastanza raro nella sua forma naturale. Presenta una tonalità gialla luminosa accentuata da un leggero pleocroismo.

Il suo nome deriva dal latino citrus, che indica la famiglia degli agrumi di cui fanno parte il limone e l’arancia, dei quali la pietra ha il colore.

 

La pietra di Citrino veniva utilizzata nell’impero romano per sigillare i documenti. Veniva anche portata per proteggersi dal veleno di serpente e dai malefici.

 

Molto popolare per i gioielli del XIX secolo, il Citrino è un vero e proprio simbolo durante il periodo art déco tra le due guerre.

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ametista

Ametista

L’Ametista è una varietà violacea di quarzo, spesso associata a rocce basaltiche subalcaline, e fin dai tempi antichi è una delle gemme più utilizzate per la creazione di gioielli. I giacimenti principali si trovano in Brasile, Uruguay, Bolivia, India.

 

La sua etimologia deriva dal greco “methystos” che significa “ubriachezza”, il cui prefisso “a” determina la privazione, quindi il suo nome significa “sobrietà”.

Da questa storia, l’Ametista veniva spesso utilizzata per creare vetri per prevenire l’ubriachezza. Durante il Rinascimento, Leonardo da Vinci utilizzava già questa pietra per le sue virtù litoterapiche, in particolare per allontanare i pensieri negativi e migliorare la creatività.

 

Il suo colore violaceo fu subito apprezzato e fu utilizzato come pietra decorativa dagli Etruschi e dagli Egizi. Ancora oggi, grazie al suo colore intenso e alla sua brillantezza, l’Ametista rimane popolare per la gioielleria.

Peridot

Il Peridoto o Olivina è un minerale molto diffuso nelle rocce magmatiche ricche di Ferro e Magnesio. Il Peridoto è una pietra preziosa molto apprezzata fin dall’antichità, periodo in cui veniva confusa facilmente con lo smeraldo.

Per 3500 anni è stato etratto nell’isola vulcanica di Zabargad, nel Mar Rosso.

 

I colori del Peridoto comprendono le diverse tonalità del verde (dal verde chiaro al verde oliva), anche se gli esemplari più ambiti sono quelli che presentano un verde prato intenso puro.

peridot
topazio

Topazio blu

Il Topazio blu è una pietra semipreziosa e un membro della famiglia dei Topazi, essendo un minerale di silicato d’alluminio e fluoro. Il Topazio è una varietà minerale che può presentarsi in una varietà di colori, come bianco, rosso, rosa, blu o giallo.

Il nome Topazio deriva dalla parola greca “topazian”, che significa fuoco.

 

Il Topazio è una pietra preziosa e rara fino alla scoperta dei grandi giacimenti in Brasile a metà del XIX.

 

I greci e i romani apprezzavano molto il Topazio come gemma, e nella mitologia indù il Topazio era una pietra sacra dell’albero kalpa, credevano che indossare il Topazio accentuasse l’intelligenza e allungasse la vita. Tra tutti i Topazi quello imperiale è in assoluto il più pregiato e costoso.

Onice nera

L’Onice nera mineralogicamente è una varietà di calcedonio, ossia quarzo in masse compatte microcristalline, di colore opaco o semi-opaco, uniforme, il cui colore comprende una vasta gamma di sfumature, dalle tonalità rosso-bruno, passando per i grigi fino al nero. Come tutte le varietà di quarzo è un minerale molto duro impiegato nella creazione di gioielli e tagliato principalmente a cabochon.

 

Le origini dell’Onice nera sono intrecciate con la storia umana fin dall’antichità. I Romani, ad esempio, consideravano l’Onice una pietra di protezione e fortuna: la credevano capace di allontanare le energie negative e portare stabilità nella vita di chi la indossava. Spesso veniva utilizzata per creare amuleti, anelli e talismani.

onice nera
occhi di tigre 1

Occhio di tigre

L’Occhio di Tigre è una varietà di quarzo contenente inclusioni di crocidolite. La presenza di queste fibre isoorientate, di colore giallo tendente all’oro, crea un effetto particolare detto gatteggiamento.
Viene utilizzato principalmente come pietra per la creazione di gioielli solitamente con taglio a cabochon.

 

Questa gemma appartiene alla famiglia dei quarzi ed ha una durezza di 7 sulla scala di Mohs. Si forma nelle rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie.

 

Conosciuto fin dall’antichità ed utilizzato per la creazione di oggetti ornamentali e gioielli, l’Occhio di Tigre è arrivato fino a noi. Durante l’Impero Romano, questa gemma veniva utilizzata dai guerrieri come talismano per proteggerli durante le battaglie e per infondere loro coraggio. Nel Medioevo veniva indossata come ciondolo perché si pensava che allontanasse gli incantesimi ed il malocchio.

Tsavorite

La Tsavorite è una pietra di colore verde molto intenso, assai brillante in tutte le tonalità.

 

La sua durezza è paragonabile a quella dello smeraldo. Deve il suo nome al parco naturale Tsavo situato tra Kenia e Tanzania, dove nel 1967 sono stati scoperti i primi giacimenti. Da allora è stata utilizzata dai maggiori gioiellieri per le sue caratteristiche tecniche ed estetiche.

 

È la pietra prescelta dagli amanti della natura

tsavorite
tanzanite

Tanzanite

Pietra dei nati nel mese di dicembre, la tanzanite è una particolare varietà di zoizite che è stata rinvenuta nel 1967 in prossimità di Arusha, Tanzania dove è presente l’unico giacimento di appena 20 chilometri quadrati.

 

È una gemma tricroica che presenta combinazioni di blu, rosso-violaceo e bruno giallo-verdino (bronzeo), la cui intensità cambia quando viene osservata da angolazioni diverse.

 

Secondo la leggenda è stata scoperta dai pastori nomadi Masai ed ancora oggi i capi di questa popolazione offrono gemme di Tanzanite alle mogli che partoriscono un bambino, in segno di augurio per una vita sana, positiva e fortunata.

 

Non sottoporre la Tanzanite a drastici cambiamenti di temperatura, in quanto potrebbe subire dei danni.

Lapislazzuli

Il nome “Lapislazzuli” deriva dal latino “lapis”, pietra, e “lazulum” blu o celeste, che a sua volta deriva probabilmente dal persiano “lazhuward”, nome con cui i Persiani designavano il giacimento afghano e che è anche all’origine della parola “azzurro”.

 

Il Lapislazzuli è una gemma composta di diverse parti di lasurite, un minerale responsabile del suo colore blu, di calcite, che causa le striature bianche e di pirite che le conferisce le caratteristiche striature dorate.

 

Gli antichi egizi, così come gli antichi romani e greci, attribuivano a questa gemma celeste un’origine divina. Usato per cerimonie religiose e come ornamento personale, il Lapislazzuli è stato indossato anche come talismano, amuleto e come intarsio prezioso sui gioielli.

lapislazzuli 1

Cura e manutenzione

Al fine di mantenere inalterate nel tempo caratteristiche e colore dei gioielli, è necessario seguire alcune semplici indicazioni.

 

In generale si sconsiglia vivamente di indossare gioielli durante attività che possano comportare urti o contatti con sostanze chimiche aggressive (es. durante le normali pulizie domestiche). Infatti anche il diamante, che è considerato l’elemento più duro in natura, se colpito in particolari punti può danneggiarsi, mentre altre gemme come lo smeraldo o la perla risultano particolarmente sensibili all’aggressione di agenti chimici.

 

Riporre sempre ogni oggetto nel proprio astuccio o comunque separato da altri, al fine di evitare graffi o danneggiamenti dovuti al contatto.

 

In generale, una periodica attività di pulizia permette di mantenere viva la bellezza e l’originario aspetto del gioiello: si consiglia di eseguire queste attività seguendo specifiche indicazioni che possono essere richieste al gioielliere o direttamente alla nostra azienda, facendo comunque attenzione a non utilizzare in nessun caso sostanze chimiche (in particolare non effettuare lavaggi degli smeraldi tramite ultrasuoni).

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