Num. | Tipo pietra | Carati |
14 | Diamante Bianco Naturale Purezza VS Colore G | 0.06 Il peso dei diamanti, come quello di altre gemme, si esprime in carati, e ogni carato è diviso in cento punti. Il peso delle pietre montate è indicativo e potrebbe variare in ragione delle specifiche caratteristiche dell'oggetto. |
2 | Perla Di Mare Akoya (Giappone) | Il peso dei diamanti, come quello di altre gemme, si esprime in carati, e ogni carato è diviso in cento punti. Il peso delle pietre montate è indicativo e potrebbe variare in ragione delle specifiche caratteristiche dell'oggetto. |
2 | Acquamarina | 0.62 Il peso dei diamanti, come quello di altre gemme, si esprime in carati, e ogni carato è diviso in cento punti. Il peso delle pietre montate è indicativo e potrebbe variare in ragione delle specifiche caratteristiche dell'oggetto. |
Orecchini a monachella in oro bianco 18 kt con Acquemarine, diamanti e Perle di mare 8.50-9 mm
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Dettagli
Pietre

Questa splendida gemma appartiene alla famiglia dei berilli come lo smeraldo, ma rispetto a questo presenta una maggiore uniformità di colore. L'Acquamarina è solitamente quasi priva di inclusioni e possiede una buona durezza ed una brillantezza mozzafiato. Il suo nome deriva dal termine latino “aqua” che significa acqua e mare. La pietra Acquamarina, nella tradizione, è da sempre strettamente legata al mare. Nell'antichità si credeva che avesse il potere di calmare le ire di Poseidone, dio del Mare. I marinai, per scongiurare le tempeste ed evitare il naufragio, usavano gettare in mare amuleti fatti proprio con l'Acquamarina per evitare che la rabbia del dio si rivolgesse contro di loro. Solitamente si associa questa gemma al mese di Marzo e sempre secondo la tradizione l'Acquamarina è un simbolo di saggezza e compassione. Di solito, proprio come l'acqua, l'Acquamarina è trasparente e eye-clean, non presenta cioè inclusioni visibili a occhio nudo. Le sue caratteristiche cromatiche possono però cambiare a seconda delle varietà: dall'azzurro-verde (qualità meno pregiata), all'azzurro chiaro (apprezzata per la sua raffinatezza) fino all'azzurro intenso.

La parola diamante ha origine da due termini greci: “adamas” (indomabile) e “diaphanes” (trasparente). Il suo uso risale al 1000 D.C. in India, quando la pietra cominciò ad essere tagliata e se ne poté apprezzare la bellezza grazie alla luce riflessa dalle sfaccettature. Nel tempo il diamante montato su anello, grazie all'inalterabilità della pietra, assunse un significato di fedeltà matrimoniale e di eternità del legame amoroso. Un diamante si giudica attraverso quattro diverse caratteristiche che si combinano in vari modi determinando il valore della gemma.
- Carat (peso)
- Clarity (purezza)
- Cut (taglio)
- Colour (colore)
Il colore di un diamante è forse la sua caratteristica più apprezzabile anche ad occhio nudo. In linea generale più il diamante è bianco e più la luce riesce ad attraversare la pietra con facilità riflettendosi verso l'osservatore. Il colore di un diamante incide notevolmente sul valore di ogni singola pietra concorrendo in modo significativo alla formazione del prezzo.
I diamanti classificati secondo la scala GIA come “Incolore” (D-E-F) sono eccezionalmente rari e difficilmente distinguibili senza un paragone diretto con quelli delle fasce successive (G-H).

Quasi tutti i diamanti contengono minute tracce di carbonio non cristallizzato, l'elemento dal quale sono stati originati. Molte non sono discernibili ad occhio nudo e hanno bisogno di essere ingrandite per diventare visibili. Sono chiamate inclusioni e sono le impronte digitali naturali che fanno di ogni diamante un pezzo unico.

A differenza dei diamanti naturali, la cui formazione avviene in milioni di anni sotto la crosta terrestre e a temperature altissime, i diamanti sintetici (lab grown) sono gemme create attraverso processi industriali: benché possiedano la stessa formula chimica e le stesse proprietà ottiche e fisiche dei diamanti naturali, non ne uguagliano l'unicità o il valore. Un gemmologo, attraverso tecniche specifiche, può valutare se un diamante è più o meno sintetico.
Artlinea per i suoi gioielli utilizza esclusivamente diamanti naturali, assicurandone l'alta qualità con certificazioni gemmologiche.

La Perla è una gemma organica costituita da carbonato di calcio in forma cristallina deposto in strati concentrici e prodotta dai tessuti di molluschi come bivalvi o gasteropodi. A seconda della zona e del tipo di mollusco nel quale crescono le perle usate in gioielleria si dividono in perle di mare e perle di fiume.
Le perle di mare si distinguono per la loro bellezza di colori e la perfetta geometria. Sono più rare e la loro produzione limitata. Fra le perle di mare più pregiate troviamo: le Akoya, le Tahiti e le perle dei Mari del Sud o Australiane.
Le perle Akoya sono le più apprezzate dall'alta gioielleria per le straodinarie qualità di lucentezza e colore che vanta un ampia gamma di sfumature, tra le quali troviamo il bianco-rosato, il rosa o il nero. Le perle Akoya hanno dimensioni che possono variare tra i 5 ed i 10 mm, gli esemplari che superano queste dimensioni sono estremamente rari e costituiscono veri e propri tesori del mare.
Le perle Tahiti si distinguono invece per le loro particolari colorazioni: nero “ali di mosca”, grigio argento, marrone-miele. La loro lucentezza è pari a quella delle Akoya e raggiungono dimensioni che vanno dai 9 ai 19 mm.
Le perle dei Mari del Sud o Australiane sono perle che possono arrivare anche a 21 cm, e le loro colorazioni vanno dal bianco puro al bianco argento, fino al particolarissimo ed apprezzato golden, un giallo intenso dai riflessi dorati.
Le perle di fiume Fresh Water o perle di acqua dolce hanno una grande varietà di forme e di colori con prezzi più contenuti grazie alla loro elevata produzione ed alla forma meno perfetta.